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Cultura, arte e leggenda

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L'arte in Val di Fassa

L’arte della Val di Fassa è da sempre legata prevalentemente alla religiosità popolare anche se nel corso delle diverse epoche si sono susseguiti diversi stili artistici. Dell’arte romanica purtroppo non sono rimaste molte testimonianze, mentre più numeroso è il patrimonio murale del 1400, con chiara influenza della scuola brissinese.

Importantissima fu, per gli abitanti della valle, la lavorazione del legno, la pratica dell’intaglio e della decorazione. Molti infatti scelsero il mestiere del pittore-decoratore (pitor) o dell'artigiano e furono costretti ad emigrare stagionalmente nel corso dell'Ottocento.

Nelle opere fassane che ci sono pervenute, si riscontrano moltissime caratteristiche dell’arte tirolese e austriaca, ma è chiaro che dal 1500 in poi la valle iniziò ad ispirarsi all’arte rinascimentale: un esempio di ciò sono i frammenti del ciclo “Scene della vita di Sant'Antonio da Padova” del 1552 nella chiesa di Alba di Canazei.

La valle cominciò in seguito a sviluppare una sua autonomia artistica soprattutto in campo scultoreo e, verso la fine del '500, Giorgio da Pozza gettò le basi per quella che sarebbe diventata la prima bottega d’intaglio della Val di Fassa. L’artista è anche autore dell’altare ligneo della chiesa di San Sebastiano e Rocco a Penia e dell’altare maggiore nella chiesa di San Floriano a Canazei. La costruzione di altari lignei, di pregevole fattura, divenne ben presto un’importante componente artistica locale.

L’apertura verso i territori limitrofi determinò, nel primo decennio del 1600, l’introduzione del gusto rinascimentale e lo scambio con il mondo veneto si nota anche nella pittura. Il Settecento segnò l’influsso degli artisti della Val di Fiemme e del fassano Valentino Rovisi che, allievo del Tiepolo a Venezia, riportò in valle gli insegnamenti preziosi del maestro.

Nel 1941 Giuseppe Soraperra cercò di dare risposta all’esigenza di professionalità nel settore del legno creando una scuola in grado di far riscoprire la tradizione degli antenati intagliatori. Ancora oggi infatti l’intaglio del legno è un’arte apprezzata ed è per questo che viene tramandata dalle scuole come l’Istituto d’arte di Pozza di Fassa, oggi Liceo Artistico, in cui si formano scultori, pittori ed artisti locali.

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