Ambiente e natura
Idrografia
Fiumi
Il fiume più grande e a carattere torrentizio della Val di Fassa è l'Avisio il quale accoglie numerosi torrenti minori provenienti anche da quote molto elevate come il Ruf de Antermont, che attraversa Canazei per tutta la sua lunghezza e che nasce dal Gruppo del Sella. Questi torrenti nel corso dei secoli hanno rappresentato molto spesso un problema per le popolazioni della zona a causa dei loro straripamenti; essi infatti, come pure l'Avisio, sono stati irreggimentati.
L'Avisio (La Vèis in lingua ladina) è un affluente di sinistra dell'Adige e ha una lunghezza di 88 km. Nasce dal ghiacciaio della Marmolada e, scendendo per i ripidi pendii, arriva ad immettersi nel lago artificiale di Fedaia presso l’omonimo passo. Il fiume riceve il suo primo affluente nel paese di Penia, il Ruf de Contrin che prende il nome dall'omonima valle. Dopo Penia la Val di Fassa si allarga descrivendo un'ampia curva ad esse permettendo in questo modo all'Avisio di allargarsi notevolmente.
Passando per Campitello di Fassa il torrente aumenta la portata grazie al Ruf de Duron e successivamente grazie ai corsi provenienti dal Catinaccio (Ruf de Dona, Ruf de Udai, Ruf de Soal). Presso Pozza si unisce il Rif de Sèn Nicolò proveniente dal Costabella e a Moena il Rif de Sèn Pelegrin e il Rif de Costalongia.
L'Avisio termina il suo corso nell'Adige, nei pressi di Lavis poco a Nord di Trento.
Laghi
In Val di Fassa gli specchi d'acqua non sono numerosi e per lo più hanno origine glaciale. Esistono poi due bacini artificiali: il lago Fedaia e il lago di Pezzé. Nel Gruppo del Sella si trovano i piccoli bacini di Boè e delle Mesules.
Il lago di Fedaia (lèch de Fedaa che deriva dal termine "foetaria" ovvero "pascolo di pecore"), è un lago metà artificiale e metà naturale che si trova nel comune di Canazei nei pressi dell'omonimo passo. È posto ad un'altitudine di 2.030 m a cospetto del ghiacciaio della Marmolada, alla quale si può accedere mediante un impianto di cestovia.
La sua parte artificiale è sbarrata da una diga che dal 1.956 consente la produzione di energia idroelettrica mentre la parte naturale, di origine glaciale, è sbarrata da sedimenti morenici.