Località
Penia
A 3 km dal centro di Canazei si trova la frazione di Penia (Penìa in lingua ladina), ultimo centro abitato della valle prima del Passo Fedaia e della Marmolada. È situata sulla famosissima Via Alpina che attraversa da est ad ovest tutto l’arco alpino.
Questo “borghetto”, sorto su una collina, ha la fisionomia tipica di un paesino di montagna con la chiesa di San Sebastiano e San Rocco posta in cima e le case che, circondandola, scendono verso il fondovalle.
La località, un tempo luogo di alpeggio, negli ultimi anni ha assunto una fisionomia turistica. Di grande pregio sotto il profilo culturale sono la Segheria Veneziana, sezione locale del Museo ladino che si trova nella parte a valle della frazione, e il Museo Dantone che ripercorre la storia fassana.
Da Penia si accede facilmente all’incantevole Valle del Contrin, un paradiso di baite dove si può ancora assistere alla preparazione del formaggio di malga.
Penia, origini del nome
Il nome Penia deriva dal termine latino “pendiva” che fa riferimento al pendio sul quale è posto il borgo, anche se scherzosamente la tradizione vuole che il nome derivi dal detto ladino “Penìa, che più en ite no l’é nia” cioè “Penia, oltre non si trova più nulla”.
Gli abitanti di Penia vengono chiamati “Bèles” cioè “ernie” perché un tempo i contadini della zona, a causa del duro lavoro e del freddo al quale erano sottoposti, soffrivano di questo male in modo frequente.
Lorenz e Verra
Nel paesino di Penia si trovano distaccati due piccoli insediamenti: Lorenz e Verra. Vi abitano ormai poche famiglie ma sono luoghi veramente incantevoli oltreché caratteristici.
Verra (1675 m) il cui nome in ladino Vera significa “prato fertile”, era l’abitato più alto del Trentino. Qui è ancora possibile osservare le costruzioni tipiche di un tempo. Merita senz’altro di essere ricordata la chiesa dedicata alla Beata Vergine Maria “Mater Amabilis” con il campanile a vela. Anche Lorenz (1636 m) ha la sua chiesa che è dedicata alla Madonna Ausiliatrice (1732). Il crocifisso è opera dell’artista locale Andrea Soraperra, realizzato in sostituzione a quello rubato nel 1979.